2019 // Full Time Hobby

Magpie Bites and Other Cuts

Tunng

Ad un anno dall’ultimo disco, Songs You Make At Night, i paladini della folktronica hanno fatto uscire una raccolta di inediti che non hanno trovato posto nei precedenti album. Le canzoni del disco provengono da molti periodi diversi della band, dal 2004 al 2018. Nello stesso tempo, però, sono perfettamente coerenti tra loro. Troviamo la folktronica pura dei loro inizi, con la chitarra acustica di Genders sporcata dai beat spezzati di Lindsay, ma anche composizioni più strumentali e pop che ricalcano il suono degli ultimi anni della band, che potrebbe essere definito una specie di pop elettronico (Heatwave) .Quello che accomuna tutti i pezzi è una vena folktronica ancora più rumorista e sperimentale, che gioca con i suoni, tra glitch e manipolazioni vocali.

Il disco è una perfetta summa del meraviglioso suono dei Tunng, con le sue atmosfere sognanti e spezzate, che divagano continuamente tra elettronica, voci, samples, archi e tocchi di chitarra. Come ogni disco dei Tunng, porta in un luogo senza tempo, che potrebbe essere una fiaba dei Fratelli Grimm come un periodo della propria infanzia che forse non si è mai vissuto. Nonostante siano pezzi in un certo senso scartati, sono in realtà brani – quasi tutti – sorprendentemente belli, che meritano davvero di essere ascoltati. Una delle canzoni più dolci ed emozionati (pensare che è stata scartata ha dell’ncredibile) è Bodies, una perfetta canzone da Comments of the Inner Chorus, con le sue note di chitarra, la voce dolcissima di Genders e questa strana storia di vespe e amori infantili: Red gilded place in the woods and the words that were said / Black twisted branches that hid all the things that we did.

Insieme a questo è uscito anche un disco bonus con 9 pezzi aggiuntivi: alcune canzoni fra queste non sono decisamente imperdibili, altre sono piccole gemme (Water Wash Me su tutte).