2017 // The Point of Departure Recording Company

Avanti

Alessandro Cortini

Avanti di Alessandro Cortini è un piccolo disco mondo. Le registrazioni delle conversazioni tra familiari prese in prestito da vecchi filmini, i nomi delle canzoni, il suono del sintetizzatore anni 70 con cui è costruito tutto l’album, tutto concorre a creare una sua inconfondibile atmosfera, sospesa tra il cosmico e il casalingo. Avanti, a differenza di ciò che può far pensare il titolo, è un disco sulla nostalgia, sul ricordo della propria infanzia e la memoria di quella cosa vaga e forse inesistente che sono le radici familiari. Il disco, infatti, nacque innanzitutto come spettacolo in cui Cortini suonava le tracce di Avanti accompagnate dai suoi vecchi filmini familiari. Il musicista, però, aggiunge: “È vero, i video sono vecchie registrazioni di famiglia, di quando ero bambino, ma l’effetto sulla gente che li vede non è la sensazione di spiare nella mia vita privata ma il rievocare memorie loro, ricordi della loro infanzia e in tutto questo la musica di certo aiuta”. Una sorta di rievocazione collettiva, insomma, in cui ognuno è perso nelle proprie personali memorie ed esperienze. Quello che in fondo fa tutta la musica: essere un canale collettivo per le proprie sensazioni più intime e private. E poi si sa che la nostalgia è un grande inganno, che modifichiamo e riscriviamo continuamente i nostri ricordi, che creiamo le nostre ancore di salvataggio in un passato mai accaduto: Tu non ricordi; altro tempo frastorna / la tua memoria; un filo s’addipana. / Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana / la casa.

Io, però, non ho mai vissuto il disco in questo modo. C’è della nostalgia, certo, ma se devo descrivere Avanti, direi che il suo suono è al tempo stesso intimo ed epico. Le melodie di sintetizzatore che crescono lentamente ed esplodono hanno in sé qualcosa di molto personale e qualcosa di molto epico. Un po’ come se la musica di Cortini fosse una colonna sonora per le nostre giornate normali da persone comuni, con le nostre piccole vittorie (Vincere), le nostre sconfitte (Perdere) e tutti i piccoli gesti (Aspettare, Perdonare).